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Approvato dall’Europa l’uso dell’ozono come biocida
Con l’adozione del Regolamento di Esecuzione (UE) 2023/1078 del 2 giugno 2023 la Commissione Europea ha finalmente approvato l’ozono generato da ossigeno come principio attivo a norma del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (cd. BPR) relativo all’immissione in commercio ed all’uso dei biocidi.
L’uso dell’ozono come biocida (cioè come disinfettante) è stato autorizzato in 4 diversi ambiti:
1- Disinfezione di superfici, materiali, attrezzature e mobilio (compresi acquari e piscine);
2- Disinfezione di attrezzature, contenitori, superfici o tubazioni utilizzati per alimenti o mangimi destinati al consumo umano o animale (compresa l'acqua potabile);
3- Prodotti usati per la disinfezione dell'acqua potabile per il consumo umano e animale;
4- Prodotti usati per la preservazione dell'acqua o di altri liquidi usati nei sistemi di raffreddamento e trattamento industriale.
Dopo un minuzioso processo di valutazione svolto dall’ECHA – l’Agenzia Europea per i Prodotti Chimici – durato circa 6 anni è stata riconosciuta non solo l’efficacia dell’ozono nei confronti dei microrganismi potenzialmente patogeni (virus, batteri, funghi, muffe, lieviti etc.), ma anche la sua compatibilità ambientale e la sua sicurezza per l’uomo a condizione che siano rispettate tutte le misure di sicurezza previste per il suo utilizzo.
L’ozono è un gas estremamente reattivo che in poco tempo si riconverte naturalmente in ossigeno e pertanto non può essere compresso in bombole ma deve essere prodotto nel momento e nel luogo in cui deve essere utilizzato (es. all’interno di un ambiente che deve essere sanificato).
Per questo motivo l’autorizzazione imposta dal Regolamento (UE) 2023/1078 non riguarda solo l’ozono come sostanza attiva ma anche i dispositivi (generatori di ozono) per la produzione “in situ” che per essere immessi in commercio devono essere esclusivamente dispositivi ad uso professionale dotati di tutte le caratteristiche tecnologiche e di sicurezza necessarie.
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L’INAIL riconosce la mancata pulizia e sanificazione degli impianti HVAC tra i fattori di rischio per i lavoratori.
Pubblicato dall’INAIL il protocollo “La sanificazione nel post pandemia - la standardizzazione dei processi” con lo scopo di “sensibilizzare le aziende ai processi di pulizia e sanificazione come prassi standard di prevenzione dagli infortuni e dalle malattie sul lavoro”.
Nello studio si riporta che “l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rilevato come le contaminazioni chimico-biologiche derivanti dagli impianti di climatizzazione non correttamente manutenuti possono essere la causa delle principali patologie correlate alla scarsa qualità dell’aria negli ambienti indoor.
Queste patologie vengono comunemente raggruppate in due distinte tipologie, note come Sindrome dell’Edificio Malato (Sick Bulding Syndrome, SBS) e Malattia Correlata all’Edificio (Bulding Related Illness, BRI).”
È bene ricordare che tra le Malattie Correlate all’Edificio una delle più diffuse e pericolose è la legionellosi che nelle forme gravi può raggiungere tassi di mortalità compresi tra il 5 ed il 10% (Per una più ampia descrizione dei fenomeni SBS e BRI si vedano i nostri precedenti articoli ad essi dedicati).
L’INAIL sottolinea infine che “gli impianti aeraulici, quindi (…), se non adeguatamente gestiti, possono piuttosto contribuire a diffondere nell’ambiente inquinanti di varia natura. (…) Al fine di assicurare che l’aria immessa nell’ambiente sia salubre e che gli impianti siano in buono stato di conservazione e di condizioni igieniche è necessario controllarli regolarmente, effettuare gli interventi di manutenzione ordinaria ed eventualmente periodicamente sanificarli.”
Il protocollo 2023 dell’INAIL si affianca alla copiosa normativa nazionale (disponibile agli indirizzi prevenzionelegionella.it e puliziaimpiantiaria.it) che impone una corretta e puntale manutenzione igienica degli impianti HVAC.
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Il DVR Legionella
Il DVR Legionella è uno specifico elaborato tecnico che descrive dettagliatamente la consistenza e le caratteristiche degli impianti sensibili (impianti idrici e impianti di trattamento dell’aria) e dei punti critici presenti all’interno di una struttura e indica tutto ciò che è necessario fare per rilevare e gestire i rischi di sviluppo e propagazione del batterio della Legionella.
La valutazione del rischio consiste, quindi, in una dettagliata indagine da aggiornare periodicamente nel tempo con lo scopo di individuare tutte le criticità degli impianti soggetti a rischio di contaminazione da Legionella.
Il DVR Legionella rappresenta lo strumento di riferimento su cui si sviluppa una completa e corretta gestione e prevenzione del rischio legato alla Legionella. È obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro (ai sensi del D.lgs. 81/2008) e deve necessariamente essere aggiornato in modo periodico secondo la seguente cadenza: ogni anno per le strutture sanitarie e gli stabilimenti termali, ogni due anni per le altre strutture come, ad esempio, le strutture ricettive ed alberghiere. In ogni caso il DVR deve essere aggiornato ogni qualvolta vengano apportate modifiche sostanziali agli impianti oggetto di valutazione ovvero cambino le condizioni operative degli stessi.
In abbinamento al DVR Legionella si elabora anche ilRegistro di Autocontrollo Legionella per la documentazione degli Interventi sugli impianti idraulici e/o aeraulici interessati. Questo ulteriore documento rappresenta lo svolgimento pratico e cronologico di tutte le operazioni di bonifica, sanificazione etc. da porre in atto per la riduzione dei rischi precedentemente individuati. Il calendario, la tipologia e la programmazione delle attività di controllo e degli interventi da effettuare sugli impianti in funzione del rischio rilevato nel DVR costituisce il Piano di controllo del rischio legionella.
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La valutazione dei rischi sui luoghi di lavoro – il DVR
In tutti i luoghi di lavoro il datore di lavoro è obbligato a redigere un documento che analizzi tutti i possibili rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori ed indichi le misure di prevenzione e le misure da realizzare per mitigare tali rischi.
Tale documento si chiama Documento di Valutazione del Rischio (per brevità DVR) e la sua mancata redazione/aggiornamento comporta gravi sanzioni quali l’arresto da tre a sei mesi o ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro.
Il “Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro” (D.Lgs. 81/2008) prescrive all’Art. 17 comma 1. che “Il datore di lavoro non può delegare (...) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28”.
L’art. 28 prevede che la valutazione di cui all’articolo 17 ed il relativo documento – il così detto DVR – deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori anche nella sistemazione dei luoghi di lavoro e deve contenere, tra l’altro:
a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa (...);
b) l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate (...);
c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
d) l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare (...).
L’Art. 29 stabilisce inoltre che il DVR debba essere immediatamente rielaborato “in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione (...). A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate”.
L’art. 29 indica infine quali tipologie di aziende possono provvedere alla redazione del DVR sulla base delle procedure standardizzate previste dal Decreto Interministeriale 30/11/2012 Ufficiale n. 285 del 6 dicembre 2012.
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La Legionella ed i rischi per la salute dei lavoratori
Quella della Legionella è una famiglia di batteri di tipo Gram-negativo, composta da più di 60 specie diverse suddivise in 71 sierotipi, che prolifera in ambienti umidi; è pertanto presente nelle reti idriche e negli impianti di trattamento e condizionamento dell’aria in ambito sanitario, civile ed industriale.
Esistono varie forme di malattie causate dalle diverse specie della Legionella, da quelle meno gravi ed in genere non letali, quali ad esempio la Febbre di Pontiac, a quelle più pericolose. In particolare il Morbo/Malattia del Legionario o Legionellosi, causato dal batterio della Legionella pneumophila, è una grave infezione polmonare che può risultare letale con un tasso di mortalità compreso tra il 5% ed il 10% dei casi.
Con il termine Legionellosi si definiscono generalmente tutte le forme morbose causate da batteri Gram-negativi aerobi del genere Legionella.
Il contagio avviene, di norma, mediante inalazione del batterio contenuto nell’aerosol sprigionato dalla nebulizzazione dell’acqua infetta che avviene per impatto sulle superfici (ad esempio quando si apre un rubinetto), per spruzzo o per insufflazione di aria al suo interno (come avviene negli impianti industriali e in quelli di trattamento aria).
Proprio per la sua pericolosità e per l’ampia casistica di possibili luoghi di proliferazione (tubature, boiler e terminali quali docce, rubinetti etc. degli di impianti idrici; impianti di trattamento e condizionamento aria quali split, fancoil, UTA, torri evaporative etc.) il batterio della Legionella è uno degli agenti biologici più attenzionati, per i quali più stringenti sono le misure di prevenzione previste dalla normativa e più pesanti le sanzioni a carico del datore di lavoro per il loro mancato rispetto.
Secondo le Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della Legionellosi la prevenzione si fonda su tre direttrici principali:
i. la valutazione del rischio;
ii. la gestione del rischio;
iii. la comunicazione del rischio.
Il primo passo per la prevenzione della Legionella è la redazione di un documento, c.d. Documento di Valutazione del Rischio, previsto dall’Art. 28 in cui devono essere descritti ed analizzati tutti i luoghi di lavoro, le relative dotazioni (es. gli impianti) ed i processi produttivi per valutare i rischi di una possibile proliferazione del batterio.
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Aumentano in Italia ed in Europa i casi di Legionellosi
Secondo i dati riportati nell’articolo “La sorveglianza nazionale della legionellosi: risultati relativi all’anno 2022” pubblicato nel mese di giugno nel Bollettino epidemiologico nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità il numero di contagi da Legionellosi registrati in Italia nel 2022 è cresciuto del 14% arrivando alla cifra totale di 3.111 casi concentrati per il 77% in sole 6 regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lazio e Piemonte).
In aumento anche il numero dei casi di legionellosi registrati in Europa nel 2021 come rilevato nell’ultimo rapporto annuale del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), arrivando a 10.723 casi, con un tasso di notifica di 2,4 per 100 mila abitanti, il più alto mai registrato.
Questi dati confermano la necessità di rafforzare le attività di prevenzione e controllo della Legionella in tutti i settori maggiormente a rischio, con particolare attenzione alle strutture ricettive (che rappresentano la grande maggioranza dei casi) ed a quelle sanitarie.
Per maggiori informazioni sulla Legionella visita il sito www.prevenzionelegionella.it
Scarica l’articolo completo “La sorveglianza nazionale della legionellosi: risultati relativi all’anno 2022” dalle pagine dell’Istituto Superiore di Sanità all’indirizzo www.epicentro.iss.it/legionellosi/epidemiologia-italia
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La Malattia dei Legionari
La Malattia dei Legionari, più comunemente definita Legionellosi, è una grave infezione polmonare causata, nel 90% dei casi, dal batterio della Legionella. Tale infezione, precedentemente non conosciuta, fu così denominata nel 1976 a seguito di un’epidemia diffusasi tra i partecipanti al raduno annuale di un’associazione di veterani dell’esercito statunitense presso un albergo di Filadelfia. In quell’occasione 221 persone contrassero questa forma di polmonite e 34 ne morirono. La fonte di contaminazione batterica fu identificata nell’impianto di aria condizionata dell’albergo.
Il nome dell’associazione di veterani era American Legion e pertanto la malattia fu definita Malattia (o Morbo) dei Legionari ed il batterio Legionella.
Focolai epidemici di Legionellosi si verificano ripetutamente in ambienti collettivi a residenza temporanea come ospedali o alberghi, navi da crociera, esposizioni commerciali, ecc. Nel 2020, secondo i dati forniti dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), nei 27 Paesi dell’Unione europea (UE), sono stati riportati 8.372 casi di Legionellosi, in calo rispetto all’anno precedente a causa delle restrizioni di viaggi e spostamenti dovuti all’epidemia di Covid-19. Il tasso di mortalità correlata all’infezione da Legionella dipende da alcuni fattori specifici e complessivamente si aggira tra il 5% e il 10% dei casi.
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Si è tenuta a Bari dal 6 al 8 luglio 2023 la 14° edizione dell’ANAM – AIISA-NADCA Annual Meeting - la convention annuale delle aziende iscritte ad AIISA - Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici aperta a tutti gli operatori del settore.
Come nelle precedenti edizioni la conferenza organizzata nell’ambito dell’evento è stata l’occasione per un confronto tra gli esperti sulle tematiche più attuali del settore, mentre l’Assemblea Generale dei soci Aiisa ha permesso alle aziende che operano professionalmente nel settore aeraulico di fare il punto sulle dinamiche di un mercato sempre più dinamico e competitivo.
All’interno della tre giorni barese si è tenuta anche la 53° sessione di corso e gli esami per la qualifica di ASCS, figura professionale indispensabile per garantire una corretta progettazione ed esecuzione degli interventi di sanificazione e per la verifica dei risultati ottenuti.
Anche quest’anno AV Sanification, in qualità di socio AIISA, ha partecipato intensamente a tutti i lavori del meeting ed ha promosso la formazione di un altro suo operatore alla qualifica di ASCS.
Attualmente l’organico di AV Sanification conta n. 6 ASCS (Air Systems Cleaning Specialist), n. 2 CVI (Certified Ventilation Inspector), oltre a n. 4 “Operatori di categoria B” e n. 2 “Responsabili dell’igiene di Categoria A” (qualifiche previste dalle Linee Guida sulla manutenzione predittiva degli impianti di climatizzazione).
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Le Malattie Correlate agli Edifici – Building-Related Illnesses
Negli ultimi decenni l’attenzione alle condizioni igieniche all’interno degli edifici chiusi, e soprattutto dei luoghi di lavoro in cui le persone devono passare molte ore al giorno, è cresciuta in maniera molto significativa, anche grazie ad importanti studi medici e scientifici che hanno messo in correlazione la qualità dell’aria indoor con un’ampia gamma di fastidi fisici e di malattie a carico dei lavoratori che causano assenze e perdite di produttività quando non anche gravi patologie potenzialmente fatali.
Tali fenomeni assumono diverse denominazioni in base ad alcune caratteristiche comuni e vanno dai sintomi aspecifici e in genere transitori (es. irritazioni cutanee, difficoltà di respirazione, disagio sensoriale etc.) compresi nella c.d. Sindrome dell’Edificio Malato o SBS (acronimo dall’inglese Sick Building Syndrome) a quelli molto più gravi che non si risolvono spontaneamente al di fuori dell’edificio che vanno sotto il nome di Malattie Correlate agli Edifici o BRI (acronimo dall’inglese Building-Related Illnesses).
Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità le Malattie Correlate agli Edifici sono “patologie permanenti e clinicamente diagnosticabili risultanti da un’esposizione prolungata all’aria indoor contaminata”.
In letteratura sono state individuate sette varianti di patologie che, non essendo altrettanto diffuse al di fuori della categoria dei lavoratori, sono state correlate agli edifici adibiti a luoghi di lavoro:
• Polmonite da ipersensibilità o febbre da umidificatore
• Asma da costruzione o rinite allergica
• Sindromi infettive quali
− Legionellosi
− Febbre di Pontiac
− Febbre Q
• Dermatite da costruzione
• Sindromi fastidiose e irritative
• Sindromi da intossicazione
• Isteria di massa
Com’è evidente alcune di queste patologie sono direttamente collegate alla qualità dell’aria respirata dagli occupanti dell’edificio e quindi allo stato di efficienza e di igienicità degli impianti di trattamento e condizionamento dell’aria.
È bene notare che alcune di queste patologie, come la Legionellosi, sono malattie molto gravi tanto da essere potenzialmente mortali.
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È online il nuovo sito targato AV Sanification dedicato alla bonifica degli impianti di trattamento aria e climatizzazione
AV Sanification è orgogliosa di presentare puliziaimpiantiaria.it il nuovo sito realizzato per diffondere la conoscenza degli aspetti tecnici, normativi ed operativi legati al mondo degli impianti di trattamento, condizionamento e climatizzazione dell’aria negli ambienti chiusi sia civili che industriali.
Gli impianti di trattamento, detti anche impianti aeraulici o impianti HVAC, sono strumenti essenziali per garantire la qualità dell’aria e del clima all’interno degli ambienti, soprattutto quelli privi di aerazione naturale, e sono pertanto presidi indispensabili per la salute ed il confort delle persone che li occupano per tempi prolungati.
Per questo motivo la normativa italiana a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori disciplina in modo puntuale gli obblighi legati alla manutenzione ed alla pulizia degli impianti soprattutto sui luoghi di lavoro, obbligando il datore o il dirigente incaricato a garantirne costantemente l’efficienza tecnica e lo stato igienico a pena di pesanti sanzioni sia amministrative che penali.
Puliziaimpiantiaria.it è quindi uno strumento di lavoro prezioso per tutti coloro che hanno la responsabilità professionale della gestione tecnica degli impianti e della salute e sicurezza dei lavoratori, offrendo in un unico sito informazioni e descrizioni sulle caratteristiche tecniche delle diverse tipologie di impianti, approfondimenti sulle normative di settore consultabili e scaricabili nonché la descrizione degli strumenti e dei protocolli operativi per le attività di ispezione e bonifica degli impianti.
Puliziaimpiantiaria.it si affianca all’altro sito tematico prevenzionelegionella.it ed al sito aziendale avsanification.com arricchendo e completando l’offerta di strumenti ideati, pubblicati e gestiti da AV Sanification per diffondere la cultura della conoscenza e della prevenzione nel settore della bonifica delle reti idriche e degli impianti di trattamento aria.
Visita il sito: www.puliziaimpiantiaria.it